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L’eremo di Vincent

Immaginate di poter costruire la vostra città personale, di poterci vivere e di esserne l’unico cittadino: che aspetto avrebbe?! C’è chi lo ha fatto, dando vita a “Vincent city”, piccola città nella periferia del comune di Guagnano a Lecce. È stata costruita dall’artista Vincenzo Brunetti che ne ha fatto la sua casa e ne rimane ancora oggi l’unico cittadino (da qui il nome Eremo di Vincent). Ma prima di scoprire questo regno, scopriamo il suo re.

Chi è Vincent

Vincenzo nasce nel 1950 a Guagnano, fin da piccolo mostra il suo estro dipingendo le prime tele per i suoi conoscenti (il suo primo quadro è stato venduto a sua zia per 500 lire). Decide quindi di assecondare la propria passione e si trasferisce a Milano per studiare arte. Ci ha raccontato che in quel periodo per mantenersi in città e potersi comprare le tele e i colori faceva il madonnaro, ovvero disegnava sull’asfalto delle Madonne.
La sua esperienza milanese però non è delle migliori: si scontra infatti con i lati spigolosi della città, sente un profondo senso di solitudine, e cade in depressione. A ciò si aggiunge un intervento chirurgico alla gamba non andato a buon fine. Un nervo lesionato non gli permetterà di camminare bene per tutto il resto della sua vita. Decide allora di lasciarsi alle spalle questo periodo tornando in Salento, e fondando Vincent city negli anni 90.

L’eremo

Colori, forme e stili diversi convivono tra di loro in questo regno. Molti scorci rimandano a Parc Güell a Barcellona, ma siamo solo a Guagnano. Vincenzo negli anni trascorsi nella sua città ha accumulato un numero considerevole di opere sue e di altri artisti. Camminando fuori dalla galleria e dalla sua casa infatti ci accorgiamo di essere circondati da sculture e mosaici coloratissimi. Qui sacro e profano si mischiano creando uno stile unico e stravagante.
Le facciate degli edifici sono ricoperte da vivaci piastrelle colorate che brillano sotto la luce del sole. Su alcune di esse si possono leggere pensieri che rimandano alla pace, alla libertà e alla felicità. Altre invece sono ricoperte da disegni: un mappamondo dove ogni continente ha una propria raffigurazione o mosaici di personaggi che spaziano da Maradona al Papa.

Mosaico

La galleria posta su due piani è colma di quadri che ogni giorno Vincenzo dipinge. Il maestro accoglie i visitatori che liberamente e senza il pagamento di un biglietto vanno a trovarlo, lui li ripaga con la possibilità di vederlo dipingere o intento a terminare uno dei suoi quadri. Inoltre ognuno è libero di scegliere e acquistare un’opera presente in galleria a proprio piacimento.
Il nostro tour continua all’interno della sua casa anch’essa ricca di opere collezionate negli anni. È un posto davvero incredibile con diverse zone, ognuna con uno stile diverso. Anche qui la maggior parte delle pareti è ricoperta da piastrelle colorate, affreschi o semplicemente tappezzata di quadri. Dagli arredi e dalle composizioni viene fuori tutta la fantasia dell’artista che gioca a mixare stili e colori diversi.

Vincent il matto

Quella di Vincenzo è senza dubbio una personalità forte, stravagante, diversa dalle altre, e lo si capisce dal modo in cui accoglie i suoi visitatori ai quali racconta la sua storia.
La sua è una città aperta, strana, il suo luogo felice, dove si è rifugiato per scappare dalla depressione e da un destino che lo voleva triste e claudicante. Qui, immerso nel silenzio della campagna, Vincent vive la sua vita come l’ha sempre sognata, un lusso che forse non tutti possiamo permetterci. Proprio per questo lui si sente libero di mostrarsi così com’è, vivendo fuori dalle convenzioni sociali e dalle comodità cittadine. Ci tiene molto a trasmettere questo pensiero a coloro che visitano la sua casa anche se da molti viene definito un pazzo. Lui dice di essere felice, e forse, è proprio questa la vera libertà.

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