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Trekking e Medioevo: l’Abbazia di San Pietro al Monte a Civate

Un assaggio del percorso

La grande area del Triangolo Lariano presenta numerosi trekking adatti praticamente a tutti, che fa sì che questa zona tra il comasco, il lecchese e il brianzolo, sia una meta piuttosto gettonata per coloro che vogliono evadere dal tram-tram cittadino per un weekend o una gita fuori porta all’insegna della natura e del trekking. Lungo il nostro percorso scopriremo però anche angoli di arte e cultura.

In questo contesto geografico sorge il piccolo borgo di Civate, situato a nord dei laghi di Annone Est e Annone Ovest, incastonato tra essi a 7 kilometri da Lecco.

Da questo piccolo borgo parte un’escursione che ha come punto d’origine l’Abbazia di San Calocero. È possibile accedervi però solo tramite colloquio con il direttivo, poiché l’edificio è ad oggi adibito a casa di riposo. La meta è l’Abbazia di San Pietro al Monte, situata a circa 630 m.s.l.m; sito fondato presumibilmente in Epoca Longobarda dal Re Desiderio verso la fine dell’VIII secolo DC. La Leggenda narra che Desiderio fece erigere questo complesso in seguito alla miracolosa guarigione del figlio Adalgiso, rimasto cieco dopo una battuta di caccia.

Il complesso monumentale si raggiunge dopo circa 1h30 di cammino, percorrendo la via più tradizionale che conduce alla vetta del Monte Cornizzolo. Arrivati a destinazione è possibile godere della vista sui laghi di Annone, oltre che posare lo sguardo sul profilo del vicino Monte Barro, il cui punto di origine per l’escursione è situato a Galbiate (LC).

Veduta dell’Abbazia di San Pietro al Monte dal versante sud del Monte Rai

L’avvicinamento

Durante la camminata vera e propria, il percorso è molto ben segnalato, rendendo quasi impossibile smarrirsi. Vi è infatti la massiccia presenza di cartelli illustrativi che preparano l’escursionista a ciò che vedrà durante la visita all’abbazia. È inoltre disponibile a questo link la traccia GPX, scaricabile dall’app Komoot e consultabile per qualsiasi dubbio durante il percorso.

Traccia GPX in cui il punto B coincide con San Pietro al Monte, traccia pianificata dall’app Komoot

Una volta giunti a destinazione, godetevi un momento di relax sul grande prato presente innanzi al Monastero in cui – soprattutto nelle belle giornate – molte persone organizzano picnic. Questo pianoro è diventato una sorta di luogo di ritrovo per molti civatesi che vogliono sfuggire dalla routine cittadina.

Questo pratone è un punto di passaggio per la salita al già citato Monte Cornizzolo (situato più a nord) nonché crocevia per coloro che salgono o scendono.

La visita

Stando alle misure anti-Covid, la prenotazione è ad oggi necessaria per accedere all’interno del sito, la visita sarà guidata dal personale dell’associazione Amici di San Pietro Al Monte molto preparato dal punto di vista artistico e architettonico. La visita è gratuita con possibilità di lasciare un’offerta libera allo scopo di finanziare i restauri del complesso.

L’ingresso del complesso è sormontato da un affresco raffigurante il Cristo Pantocratore contornato dai Santi Pietro e Paolo ad indicare la Dedicazione del luogo. Una volta entrati è possibile notare quasi subito una stranezza: si entra da quella che in origine era l’abside del complesso ecclesiale, suddiviso in tre absidiole più piccole, con affreschi ben conservati di stile romanico lombardo (probabilmente della metà dell’XI secolo).

Il complesso comprende anche l’antico Oratorio di San Benedetto: l’interno è piuttosto spoglio ad esclusione dell’altare, che presenta quasi tutti i lati affrescati in uno stile che ricorda quello presente nel Torrione del Monastero di Torba a Gornate Olona (VA), probabilmente risalenti all’VIII e al IX secolo.

Per i più esperti: l’Anello Monte Rai – Cornizzolo

Un’alternativa per i più esperti potrebbe essere quella di affrontare un percorso anulare che parte da Civate, lambisce la vetta del Monte Rai per arrivare, tramite un sentiero “in cresta” alla vetta del Cornizzolo a circa 1200 m.s.l.m.

Anello Monte Rai-Cornizzolo, il punto 3 coincide all’Abbazia di san Pietro al Monte

La salita verso il Monte Rai è piuttosto ostica, poiché il sentiero è sassoso e si sviluppa in altitudine tramite brevi tornanti sdrucciolevoli e tratti in salita ripidi e inadatti a chi è poco allenato o non dispone di un buon paio di scarponi da trekking. Qui potete trovare la traccia GPX dall’applicazione Komoot. Per completare questo percorso anulare – considerando anche la visita a San Pietro al Monte – si impiegano circa 5/6 ore, con un dislivello positivo di circa 1100 metri e una distanza lineare di circa 11 km.

Alcuni contributi fotografici sono stati offerti da Francesca, IG: _phranci

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