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Tradizioni della Settimana Santa in Sicilia: I Misteri di Trapani

Ogni anno il Venerdì Santo a Trapani si ripete una tradizione secolare che rappresenta la Passione e la morte di Cristo: la Processione dei Misteri. È la processione più lunga per durata, ben 24 ore continue per le vie della città, affollate di curiosi, di fedeli, di grandi e di piccoli in un miscuglio di cera calda, incenso e fiori freschi, di note tristi e vocio di bambini.

La Processione

La Processione dei Misteri di Trapani suscita ancora oggi grande emozione e fermento in città. I Misteri sono diciotto gruppi scultorei e due simulacri realizzati tra XVII e XVIII secolo in legno, tela e colla dalle più importanti botteghe artigiane trapanesi. La processione ha origini spagnole: inizialmente era gestita da una confraternita religiosa, poi ogni gruppo venne affidato ad una maestranza (corporazioni) che insieme nel 1974  fondarono l’Unione Maestranze. Oggi grazie alla loro collaborazione, ogni Venerdì Santo la città di Trapani si ferma e si mette in scena una tradizione che attira turisti da tutto il mondo.

Dopo due anni di stop causati dalla pandemia, la città di Trapani quest’anno si prepara per l’atteso Venerdì Santo con la Processioni dei Misteri 2022 che avrà delle nuove modalità di svolgimento rispetto alle classiche folle oceaniche a cui si è abituati. Il tutto in funzione del rispetto delle norme necessarie a garantire la sicurezza dei partecipanti. Felicità, fiducia e un sentimento di ritorno alla normalità accompagneranno la processione 2022 che si vivrà in modo molto più intimo, personale e sentimentale soprattutto per i trapanesi che sono nati con la preparazione di questo evento. Il conto alla rovescia infatti inizia sin dai primissimi giorni di quaresima, quando si pensa al percorso da compiere, ai fiori per gli addobbi, alla pulizia del mistere e alla sua vestizione in vista del giorno più importante.

Lo Svolgimento

Ogni gruppo di statue raffigura un momento ben preciso della Passione di Cristo, ovvero dalla separazione con Maria fino alla morte in croce, la deposizione nel sepolcro per finire con la statua dell’Addolorata. La processione dura ben 24 ore senza interruzioni. Si parte alle ore 14.00 di venerdì dalla chiesa del Purgatorio (questa è la sede dei Sacri gruppi tutto l’anno) con l’uscita del primo gruppo (la Separazione, in dialetto la Spartenza) che inizia il suo percorso per il centro storico della città seguito da tutti gli altri gruppi in ordine di eventi. Ogni gruppo di statue è gestito da una maestranza diversa che si occupa degli addobbi per l’occasione, come ricchissime composizioni di fiori, oggetti in argento e gioielli donati in voto. Ogni gruppo inoltre è accompagnato da una processione di fedeli, di giovani e di devoti con abiti dell’epoca di Cristo per riprodurre quel contesto storico. Tutte le maestranze hanno una banda musicale che suona marce funebri scritte da autori siciliani. Dopo la mezzanotte la parte della processione umana si scioglie e rimangono solo le statue, vestite ed arricchite dai gioielli che risplendono alle luci dei lampioni della città ed illuminate dai ceri con i massari, coloro che portano a spalla i Misteri con il cosi detto movimento di annacata, soprattutto durante i momenti musicali.

Dopo una notte trascorsa tra le zone più antiche della città (nella zona delle Barracche i Misteri incontrano l’alba e il suono delle onde del mare si unisce alle note delle marce funebri) intorno alle ore 8.00 del Sabato Santo i Misteri, con i processionanti che si sono riuniti, iniziano il loro ritorno “a casa”. L’ultimo gruppo solitamente entra in chiesa alle ore 14.00, il vescovo della città benedice tutti, le maestranze, i processionanti, i musicisti, il popolo e si chiudono le porte con grande emozione e commozione salutando i Misteri all’anno successivo.

Processione dall’alto. Momenti di unione, tradizione e fratellanza per la cittadinanza trapanese (foto scattata da me)

I Sacri Gruppi

L’elenco dei Sacri Gruppi e le loro maestranze/ceti:

  • La Separazione (‘a Spartenza) -ceto degli orefici;
  • La Lavanda dei piedi – ceto dei pescatori;
  • Gesù nell’orto- ceto degli ortolani;
  • L’arresto- ceto dei metallurgici;
  • La Caduta al Cedron- ceto dei naviganti;
  • Gesù dinanzi ad Hanna- ceto dei fruttivendoli;
  • La Negazione- ceto dei barbieri e parrucchieri;
  • Gesù dinanzi ad Erode-ceto dei pescivendoli;
  • La Flagellazione- ceto dei muratori e scalpellini;
  • La Coronazione di spine- ceto dei fornai;
  • Ecce homo- ceto dei calzolai e calzaturieri;
  • La Sentenza- ceto dei macellai;
  • L’Ascesa al Calvario (‘u Signuri ca cruci ‘n collo)- appartiene al popolo ed è il gruppo più pesante per la croce ed il numero di ceri);
  • La Spogliazione- ceto dei tessili e abbigliamento;
  • La Sollevazione della Croce- ceto dei falegnami, carpentieri e mobiliari;
  • La Ferita al costato (la Crocifissione)- ceto dei pittori e decoratori;
  • La Deposizione- ceto dei sarti e tappezzieri;
  • Il Trasporto al sepolcro- ceto dei salinai;
  • Gesù nell’urna (il Sepolcro)- ceto dei pastai;
  • L’Addolorata- ceto di autisti, albergatori, camerieri, baristi, cuochi, dolciari.
Sacro Gruppo 6: Gesù dinanzi ad Hanna (foto scattata da me, Misteri 2018/19)
Sacro Gruppo 13: L’ascesa al Calvario (‘u Signuri ca cruci ‘n collo)
Sacro Gruppo 16: la ferita al costato (foto scattata da me, Misteri 2018/19)
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