Lasciandoci alle spalle le coste sabbiose dell’adriatico barlettano, tre itinerari tematici ci guidano all’esplorazione dell’entroterra di quest’area storico-geografica. Contestualmente alla visita di luoghi universalmente noti, come Castel del Monte, avremo modo di approfondire aspetti meno conosciuti delle tradizioni locali della “Puglia Imperiale”.
Il Puer Apuliae e la dominazione sveva
Luogo di potere prediletto da Federico II di Svevia (1194-1250), le terre settentrionali del barese conservano oggi importanti riferimenti al leggendario imperatore. Tra gli appellativi riferiti al sovrano, è diffuso tutt’oggi quello di Puer Apuliae (“Fanciullo di Puglia”), tale ne fu il legame dell’erede Hohenstaufen.

Castel del Monte, Patrimonio UNESCO dalle originali forme, è capofila di una serie di fortificazioni duecentesche disseminate tra il barese e il foggiano: per citarne i più noti, Lucera, Trani, Gioia del Colle, Barletta.
Castel del Monte: ben più di 1 centesimo
Suggestivo punto di accesso verso l’Alta Murgia, a 540 metri di altitudine, Castel del Monte domina un altopiano che discende dolcemente verso la costa adriatica. Fortezza dalle forme e origini misteriose, è composta da un massiccio corpo centrale ottagonale sui quali spigoli sorgono otto torrioni, anch’essi ottagonali.
L’uso dell’edificio è stato oggetto di discussione di vari studiosi. Per alcuni residenza imperiale di caccia e campagna; secondo altri tempio laico della conoscenza e dello studio delle scienze; o ancora luogo di rigenerazione e benessere per il corpo e per la mente di chi lo frequentava.
Andria fidelis, nostri affixa medullis
A pochi chilometri da Castel del Monte, Andria è il principale abitato dell’area murgiana. Città di antica fondazione, riserva alcune sorprese risalenti a diversi periodi di dominazione straniera. Federico II la scelse come sede imperiale e scolpì sulla normanna Porta di Sant’Andrea – principale varco fortificato di accesso – parole di grande affetto per questa città, che ne vide anche la nascita di un figlio.
“Andria fedele, legata al profondo dei nostri cuori; che Federico non manchi mai di venire in tuo aiuto. Andria, ti saluto, felice e libera da ogni preoccupazione.”
Federico Ruggero di Hohenstaufen
La Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, in tipico stile romanico pugliese, custodisce la Sacra Spina, che la leggenda vuole avere origine dalla corona di spine di Gesù. I principali elementi architettonici della costruzione risalgono al precedente periodo di dominazione normanna, durante il quale si decise di affiancare alla bianca facciata un imponente campanile di 50 metri di altezza.
Le campagne di Andria sono conosciute, oltre che per viti e ulivi, anche per alcune varietà di mandorle. Se dedicati ai primi prodotti non mancano occasioni di degustazione e visita, più peculiare è la scelta legata all’esperienza della mandorla andriese. Infatti, mimetizzato in una via del centro cittadino, troviamo il Museo del Confetto Giovanni Mucci, storica sede di produzione dal 1894. Confetti di decine di forme e colori accompagnano il visitatore in diverse degustazioni.
Apulia Romana, tra Canosa di Puglia e Canne della Battaglia
Altrettanto significativa della cultura di questi luoghi è l’importanza archeologica ricoperta da alcuni siti.
A 10 chilometri da Barletta, Canne della Battaglia è stata sede di una storica sconfitta inflitta all’esercito romano – per mano di Annibale nel 216 a.C. Importanti e suggestivi reperti della seconda guerra punica sono illustrati nel percorso di visita dell’Antiquarium e del Parco Archeologico.
Poco più a sud, Canosa di Puglia beneficiò in epoca imperiale del passaggio della Via Traiana. Questo percorso fu utilizzato da commercianti e truppe per raggiungere Roma dai porti pugliesi collegati al Mediterraneo Orientale.
Resti di archi, templi e antichi ipogei sono oggi visitabili inserendo Canosa tra le località più attrattive per gli amanti dell’archeologia romana, bizantina e paleocristiana. L’affascinante Museo Archeologico custodisce molti reperti delle epoche sopracitate.
Gli imponenti e ben conservati resti del Ponte Romano sull’Ofanto – principale fiume pugliese – affascinano il visitatore costituendo un vero e proprio viaggio nel tempo.
Tra Canosa di Puglia e Andria, un tratto di 24 chilometri della Via Francigena, ricalca l’itinerario della sopracitata Via Traiana, attraversando vigneti e uliveti di rara bellezza. Siamo in un’area di grande produzione di olio e vino: non mancheremo di visitare una delle storiche cantine con appositi percorsi di degustazione, come la secolare Conte Spagnoletti Zeuli.
Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Risalendo il Tavoliere delle Puglie nell’entroterra, attraverso i tipici paesaggi di ulivi secolari, fichi e vigneti, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia rivela in prossimità di Minervino Murge alcuni dei suoi tratti naturalistici più tipici.
Principalmente conosciute per le loro doline carsiche, le gravine ed altre importanti formazioni geologiche, il paesaggio creatosi in quest’area alterna pinete, boschi e grotte. Inoltre, in prossimità del comune di Spinazzola, si possono visitare delle importanti cave di bauxite dai suggestivi colori cangianti.
Il Parco Nazionale mette a disposizione sentieri e percorsi agibili per ciclisti e camminatori. Diversi tratti di antichi muretti a secco, recentemente iscritti nella lista del Patrimonio Immateriale UNESCO (ICH), marcano il territorio dell’Alta Murgia. L’antica tradizione della transumanza, anch’essa iscritta nella lista ICH, caratterizza ancora oggi vaste aree appartenenti a questi territori.
Le terre di Barletta, Andria e Trani, incastonate tra le vaste pianure agricole del foggiano e del barese, distinguono la propria potenzialità turistica per la varietà dell’offerta. A siti storici della cultura antica e tardo-medioevale corrispondono luoghi di natura e paesaggio autentico, che accolgono il viaggiatore in ogni stagione.