Da sabato 13 novembre il Mitreo Barberini, monumento di epoca imperiale romana, tornerà a mostrare la propria bellezza. Lo farà ogni secondo e quarto sabato del mese, aggiungendosi all’infinito elenco di gioielli archeologici che caratterizzano il centro storico di Roma.
Sulla riapertura è intervenuta la Soprintendente Speciale della capitale, Daniela Porro: «Dopo le aperture straordinarie di settembre, anche la promessa di riaprire in modo continuativo il Mitreo Barberini è stata mantenuta».

Sito in Via delle Quattro Fontane, Il Mitreo Barberini venne costruito dai romani in onore di Mitra. Il culto della divinità solare di origine iranica si era, infatti, diffuso nelle legioni durante il medio e il tardo Impero.
Soltanto nel 1936 l’edificio ha rivisto la luce, in seguito a dei lavori edilizi nella capitale. Si tratta di una sala di 11,85 x 6,25 metri, pensata per essere il luogo di incontro dei seguaci di Mitra.
L’affresco, in ottime condizioni di conservazione, mette in luce il tema della tauroctonia: una pratica diffusa nel culto di Mitra. Domina quindi la scena la divinità con i suoi assistenti, Cautes e Cautopates, intenta a compiere il rituale mitriaco che prevede l’uccisione di un toro.
Con l’augurio che il flusso di visitatori verso il Mitreo Barberini possa crescere sempre più ci lasciamo con le parole rassicuranti dell’archeologa Simona Morretta: «In occasione delle visite organizzate a settembre abbiamo avuto un sold out nel giro di poche ore» a testimonianza di come il sito susciti interesse grazie alla sua intrinseca particolarità e bellezza.