Ci siamo, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – per gli amici la Mostra del Cinema di Venezia – è arrivata alla sua 78esima edizione. Il festival ha una storia molto interessante, tra curiosità, scandali e film indimenticabili. Scopriamola insieme!
La prima Esposizione Internazionale d’Arte Cinematografica ha luogo nel 1932 in occasione della XVIII Biennale di Venezia. La prima edizione competitiva è però del ‘34, anno in cui viene istituita la Coppa Mussolini per premiare il miglior film italiano e il miglior film straniero. Ma.. non si chiamava Leone d’Oro!? Prenderà questo nome solo dal 1954! Si tratta del più antico e prestigioso premio cinematografico dopo il Premio Oscar.

Gli anni Trenta e Quaranta
Forse i più cinefili già lo sapranno: il primo film proiettato alla Mostra del Cinema è Dr. Jekyll and Mr. Hyde di Rouben Mamoulian. Da segnare e recuperare con Extase di Gustav Machatý che viene ricordato per essere stato il primo “film-scandalo” del festival, per una scena in cui l’attrice Hedy Lamarr appare completamente nuda, era il 1934! Dal ’35 in poi la Mostra avrà cadenza annuale, come avviene tutt’oggi.
Dal 1946 la Mostra del Cinema si riprende la sua libertà espressiva dopo gli anni bui dettati dal regime fascista e nazista: è il momento dei grandi film del neorealismo italiano. Intanto, nella primavera dello stesso anno, il Festival di Cannes organizza la sua prima edizione.

Gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta
Negli anni Cinquanta il festival diventa ancora più internazionale e si affermano nuove cinematografie come quella giapponese – Leone d’oro nel 1951 a Rashômon di Akira Kurosawa – e quella indiana – Leone d’oro nel 1957 a Aparajito (L’invitto) di Satyajit Ray.
Dopo i maestri del neorealismo anche Federico Fellini e Michelangelo Antonioni – due degli autori più importanti del dopoguerra – trovano a Venezia la loro consacrazione definitiva. Sfortunatamente il clima teso degli anni Sessanta investe anche la Mostra del Cinema, al punto che le edizioni dal 1969 al 1979 non furono competitive. Gli unici riconoscimenti furono i primi Leoni d’oro alla carriera a John Ford nel ‘71 e l’anno dopo a Charlie Chaplin. Nonostante il periodo difficile, gli anni Settanta vivono un momento di rinnovamento anche nel cinema: ricordiamo film come A Clockwork Orange (Arancia meccanica) di Stanley Kubrick(1972), e Novecento di Bernardo Bertolucci (1976).
Gli anni Ottanta e Novanta
Il nuovo direttore Carlo Lizzani, con l’edizione del 1979, è deciso a recuperare il prestigio della Mostra dei decenni precedenti, in una continua ricerca di nuovi autori e opere sperimentali. Gli anni Ottanta rappresentano infatti il cosiddetto periodo d’oro del Festival e nel 1980 viene anche ripristinato il Leone d’Oro. L’edizionedel 1988 è particolarmente significativa: vanno ricordati il film “scandalo” L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese e Donne sull’orlo di una crisi di nervi dello spagnolo Pedro Almodóvar la cui notorietà dopo il festival divenne internazionale.
Negli anni Novanta aumentano le iniziative della Mostra con eventi, proiezioni collaterali e feste con grandi personaggi dello spettacolo. Evento clou di quegli anni è la premiere dell’opera postuma Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick con la presenza al Lido dei protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman.

Nel 2020, nonostante lo scoppio della pandemia da Covid-19, si tiene regolarmente la 77esima edizione della Mostra: alla cerimonia di apertura intervengono i direttori dei sette principali festival cinematografici europei in segno di solidarietà per l’industria del cinema duramente colpita.
Venezia 78
Anche quest’anno il Festival c’è e le previsioni sull’affluenza sono molto buone, si aggirano intorno ai 9.000 accreditati (ai tempi pre-covid erano sui 12.000). Il programma è ricco ed eterogeneo con i suoi 70 titoli nella selezione ufficiale: sono tanti i registi importanti quest’anno e le produzioni grosse, ma anche tanti autori emergenti. Madres paralelas di Pedro Almodóvar è il film di apertura della kermesse veneziana, tra i film più attesi: Power of the dog di Jane Campion, il debutto alla regia dell’attrice Maggie Gyllenhaal con The lost daughter e il ritorno a Venezia di Paul Schrader (sceneggiatore di Taxi Driver di Martin Scorsese) alla regia di The card counter.
Il livello è altissimo e tra i 21 titoli in concorso per il Leone d’oro 2021 ci sono anche cinque italiani, tra cui Paolo Sorrentino con È stata la mano di Dio, i fratelli D’Innocenzo con America latina e l’attesissimo Freaks Out, opera seconda di Gabriele Mainetti, il regista di Lo chiamavano Jeeg Robot.
Le premesse per un’altra edizione memorabile ci sono tutte. Ci vediamo a Venezia 78!