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Italia: medaglia d’oro per l’economia circolare

“Per circolarità dell’economia si intende un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi“.

Secondo lo studio promosso da CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e dai Consorzi Nazionali per il Riciclo CIAL, COMIECO, COREPLA e RICREA, l’economia circolare in Italia è oggi in Europa la più performante per circolarità di materia, produttività delle risorse, capacità di riciclo.

Lo stesso studio afferma che la gestione del ciclo di vita dei prodotti e dei rifiuti non riguarda solo ciò che succede dopo la produzione e il consumo di un bene ma analizza tutte le fasi in cui sono utilizzate le risorse.
Prevede che vengano utilizzate maggiormente le fonti e le risorse rinnovabili e che chi produce e chi consuma diventi responsabile del ciclo di vita del prodotto.
Comprende una forte capacità di innovazione e un design di prodotto fatto per durare, per essere disassemblato, differenziato e riciclato o riutilizzato nella sua interezza o in singole parti.

Riciclo di imballaggi

In Italia, solo nell’ultimo anno (il 2020) è stato avviato a riciclo il 73% dei rifiuti di imballaggio immessi sul mercato nazionale, risultando secondi solo alla Germania. La percentuale di riciclo è aumentata di 3,3 punti percentuali rispetto al 2019.

L’economia Circolare vale oggi in Italia 88 miliardi di fatturato, 22 miliardi di valore aggiunto, ovvero l’1,5% del valore aggiunto nazionale.
Un settore che impiega oltre 575mila lavoratori, mostrandosi ogni anno sempre più competitivo per i giovani in cerca di occupazione e per i profili professionali più specializzati.

L’utilizzo nei processi di produzione/distribuzione e consumo, definire una rete circolare connessa, anche tramite strumenti digitali, con lo scopo di realizzare uno sviluppo sostenibile a beneficio delle generazioni attuali e future.

Lotta al cambiamento Climatico

Il focus del “Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia” di quest’anno riguarda il contributo che l’economia circolare dà alla lotta ai cambiamenti climatici. Secondo il report del Circle Economy – che misura la circolarità dell’economia mondiale – raddoppiando l’attuale tasso di circolarità dall’8,6% (dato 2019) al 17%, si possono ridurre i consumi dei materiali dalle attuali 100 a 79 gigatonnellate e tagliare le emissioni globali di gas serra del 39% l’anno. In tal modo quest anno può essere decisivo: l’accesso ai fondi del Next Generation EU è a tutti gli effetti una grande opportunità per portare nuovi investimenti innovativi nel campo dell’economia circolare e per progetti che puntino ad un impatto positivo sull’ambiente.

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