Il sale è sempre stato considerato sin dall’antichità come “l’oro bianco”, fondamentale per la vita dell’uomo, di cui ha anche alimentato il commercio. Basti pensare che i romani davano ai soldati un po’ di sale insieme allo stipendio: da qui il termine “salario”.
La Riserva
La Riserva Naturale Orientata di Trapani e Paceco è stata istituita dalla regione Sicilia nel 1995, affidata al WWF. L’area rappresenta un punto importantissimo per la sosta e la vita di molte specie di uccelli migratori come i fenicotteri rosa, che prediligono l’ambiente umido della salina per riposare e approvvigionarsi prima della partenza.
L’attività
L’attività delle saline consiste nell’estrazione del sale dal mare: qui si separano le sostanze dannose per l’intestino dal cloruro di sodio con processi ad hoc tramandati da secoli. La coltivazione del sale avviene con metodi tradizionali in vasche tutte diverse tra loro, perché ognuna rappresenta uno stato diverso della lavorazione.
Il procedimento
L’acqua di mare entra nella prima vasca detta fridda grazie all’azione del mulino. In seguito sempre l’acqua incontra i residui della coltivazione precedente, dei batteri che eliminano quei componenti non commestibili. Con l’azione del sole e del vento la salinità e la temperatura dell’acqua aumentano e si passa ad un’altra vasca, detta ruffiana. Infine, nella vasca casetta, si comincia a vedere il sale, molto puro; i salinai spezzano la crosta di sale che si è formata, stando attenti a non rovinare la mamma caura, uno strato argilloso che è fondamentale per le vasche e tra fine luglio e agosto avviene la raccolta vera e propria. Si formano dei cumuli che in autunno sono coperti da tegole, come delle casette, e lì sotto il sale continua il suo processo. Questi luoghi costituiscono un laboratorio che unisce uomo e natura: l’ambiente naturale entra in contatto profondo con un lavoro tradizionale per le due città.

Il turismo del Sale
E’ possibile effettuare visite guidate, ma è anche permesso di passeggiare liberamente tra le vasche più esterne e vicino il mulino. Il percorso organizzato, chiamato “del Salinaio“, comprende la visita della salina e dei mulini utilizzati un tempo per sollevare l’acqua. Salinagrande è la prima salina costruita nel territorio e durante la visita si spiega la sua storia, la struttura delle saline, le fasi del ciclo di produzione e, nei periodi dell’estrazione, la raccolta a mano del sale marino integrale. La gestione è a cura da un’azienda privata che ha acquistato le saline e si occupa della sua manutenzione oltre che dell’estrazione e della vendita del sale.
